Pubblicazioni

  • Numero

    2018/2-3

  • Sintesi del numero

    Il Jobs Act. Occasione mancata o base per ripartire?

    Pur con limiti e incompiutezze, il JOBS ACT rappresenta un esempio raro di traduzione in un corpus legislativo e regolamentare di una visione del mercato del lavoro emersa da due decenni di acceso dibattito teorico ed empirico. Si può non condividere questa visione, ma è impossibile negare l’iniquità del mercato del lavoro duale ereditato dalle precedenti riforme, a cui la legge risponde. Le riflessioni e i risultati dei lavori di questo numero di ECONOMIA ITALIANA, coordinato da Fabiano Schivardi, sono quindi particolarmente attuali, data la fase di ripensamento dell’intero progetto di riforma del mercato del lavoro italiano. L’auspicio è che il dibattito si svolga sulla base di evidenze teoriche ed empiriche solide, e non solo di principi ideologici.

    Il JOBS ACT è stato giudicato dalla sua capacità o meno di creare lavoro. Quel dibattito si è incentrato sulla domanda sbagliata. L’obiettivo era di costruire un sistema adeguato a un mondo del lavoro con carriere lavorative inevitabilmente meno stabili che in passato e più bisognose di un continuo aggiornamento delle competenze. Ed è sul raggiungimento di questo obiettivo che i contributi di questo numero si focalizzano.

    Sestito e Viviano offrono una valutazione complessiva degli effetti del JOBS ACT rispetto all’obiettivo dichiarato di ridurre il grado di dualità del mercato del lavoro. Boeri e Garibaldi si concentrano sull’effetto del contratto a tutele crescenti. Anastasia e Santoro analizzano le politiche attive del lavoro. Lucifora e Naticchioni analizzano l’inadeguatezza del nostro sistema di contrattazione collettiva, suggerita anche dai confronti internazionali. Leonardi e Nannicini, fra i principali protagonisti dell’elaborazione del JOBS ACT, illustrano le motivazioni sottostanti la riforma, offrono una valutazione di cosa ha funzionato e cosa no, valutano i recenti sviluppi legislativi alla luce della filosofia generale del JOBS ACT.

  • Editor

    Fabiano Schivardi

  • Pagine

    148 pagine

  • Articoli

    Editoriale

    Fabiano Schivardi

    Il Jobs Act: occasione mancata o base per ripartire? Un’introduzione

    Saggi

    Paolo Sestito, Eliana Viviano

    The “Jobs Act”: the Reform in the Context of the Italian Labour Market

    Bruno Anastasia, Gianfranco Santoro

    Jobs Act: politiche attive e ammortizzatori sociali

    Claudio Lucifora, Paolo Naticchioni

    The “Jobs Act” and Industrial Relations: a Lost Opportunity?

    Tito Boeri, Pietro Garibaldi

    Il Jobs Act come esperimento quasi scientifico: cosa suggeriscono i dati?

    Marco Leonardi, Tommaso Nannicini

    I principi del Jobs Act e una breve valutazione

    Contributi

    Paola Piantedosi, Marco Cramarossa

    Il peso della burocrazia italiana ed i suoi effetti sul sistema economico

    Recensioni

    Lorenzo Paliotta

    A. Goldstein (a cura di), Agenda Italia 2023

  • Numero

    2018/1

  • Sintesi del numero

    Le sfide della migrazione

    Quali sono gli effetti economici dell’immigrazione e dell’emigrazione in Italia e in Europa? Tra il 1990 e il 2015 il numero dei residenti nati all’estero nei maggiori paesi è raddoppiato raggiungendo i 34 milioni. Gran parte è proveniente da paesi a basso reddito e in via di sviluppo, ma recentemente sono aumentati anche i flussi intra-europei con movimenti di persone con diverse caratteristiche, soprattutto in termini di grado di istruzione. L’Italia è tra i paesi che hanno avuto il più rapido aumento insieme alla Spagna, quasi quadruplicando il numero di stranieri negli ultimi 15 anni e superando i 5 milioni. Quali sono gli effetti sul nostro mercato del lavoro?

    Come è possibile far funzionare il meccanismo UE per la riallocazione dei rifugiati? Economia Italiana presenta una nuova proposta basata su un meccanismo di abbinamento, in base al quale i rifugiati esprimono le loro preferenze sui paesi di destinazione e i paesi possono scambiare le loro quote di diversi tipi di rifugiati (quote negoziabili di ammissione dei rifugiati, TRAQ).

    Questi ed altri ancora i temi che questo numero di Economia Italiana, coordinato da Giuseppe De Arcangelis, si propone di approfondire.

  • Editor

    Giuseppe De Arcangelis

  • Pagine

    160 pagine

  • Articoli

    Editoriale

    Giuseppe De Arcangelis

    Le sfide della migrazione

    Saggi

    Hillel Rapoport

    Why has the European refugee relocation quotas program failed, and can we (economists) do something about it?

    Maria Cozzolino, Edoardo Di Porto, Enrica Maria Martino, Paolo Naticchioni

    Gli immigrati nel mercato del lavoro italiano: uno sguardo all’universo dei lavoratori dipendenti 1995-2015

    Francesco Bloise, Rama Dasi Mariani

    The Labour Demand Response to Supply Shocks: The Indirect Effect of Immigration

    Carmen Camacho, Fabio Mariani, Luca Pensieroso

    Dealing with Illegal Immigration: the Role of Informality, Taxation and Trade

    Contributi

    Attilio Pasetto

    La trasformazione digitale e la posizione dell’Italia a livello internazionale

    Rubriche

    Alessandro Pandimiglio, Marco Spallone

    Analisi economica del settore scommesse offline alla luce delle recenti innovazioni fiscali

  • Numero

    2017/1-2-3

  • Sintesi del numero

    Nuove e vecchie sfide per l’Italia che riparte

    Il 2017 si chiude con incoraggianti segnali di ripresa dell’economia italiana. Per consolidare il rilancio occorre tuttavia proseguire nel cammino delle riforme strutturali. Questo numero presenta alcune riflessioni sul ruolo della politica fiscale, sfatando il “mito” di una spesa pubblica capace di ridurre da sola il rapporto debito/Pil attraverso effetti straordinariamente positivi sulla crescita, ma riconoscendo anche che, in periodi di grave recessione, cure troppo drastiche possono produrre l’avvitamento della crescita e il conseguente rimbalzo del rapporto debito/Pil. Seguono interessanti contributi su diversi altri temi importanti, sia per un’evoluzione di servizi (assicurazioni) che rafforzi le capacità delle piccole imprese di affrontare eventi avversi, sia su alcuni settori (gioco e tabacchi) la cui regolazione ha rilevanti implicazioni sia in termini sociali e per la salute dei cittadini, sia di adeguato contributo al gettito fiscale. Infine, una rubrica è dedicata ad uno degli interventi di maggiore rilevanza strategica dell’ultimo Governo, che mira esplicitamente a una profonda trasformazione dell’industria italiana: Industria 4.0 vuole essere il primo contributo di una nuova serie di approfondimenti attuali su queste ed altre sfide.

  • Editor

    Giorgio Di Giorgio, Giovanni Parrillo

  • Pagine

    160 pagine

  • Articoli

    Editoriale

    Giorgio Di Giorgio, Giovanni Parrillo

    Il rilancio dell’economia italiana. Come?

    Saggi

    Lorenzo Codogno, Giampaolo Galli

    Can fiscal discipline be counterproductive?

    Luigi Guiso, Fabiano Schivardi

    La domanda di assicurazione delle imprese. Risultati dall’indagine Ania sull’Assicurazione nelle Piccole Imprese Italiane.

    Alberto Casagrande, Marco Spallone

    Gaming Industry and Pareto Optimality in Italy: a Comprehensive Welfare Analysis

    Contributi

    Marco Spallone, Stefano Marzioni, Alessandro Pandimiglio

    La fiscalità sui prodotti del tabacco in Italia: una valutazione dell’impatto della riforma del 2015

    Rubriche

    Valentina Carlini

    Nuove politiche industriali per la trasformazione digitale delle imprese. Il Piano Nazionale Industria 4.0