Pubblicazioni
Numero
2019/3
Sintesi del numero
Gender gaps in Italy and the role of public policy
In Italia il tema della parità di genere è di particolare urgenza. Secondo classifiche internazionali nel 2018 il Paese si attesta al 70° posto (su 149 Paesi considerati) rispetto al 41° del 2015. Ciò nonostante, di parità di genere se ne parla in modo spesso superficiale, le azioni concrete sono poche e le risorse limitate. Questo numero di Economia Italiana, editor la prof.ssa Paola Profeta, fa il punto sul gender gap nell’economia italiana e analizza il ruolo della politica pubblica proponendo stimolanti spunti di riflessione.
Daniela Del Boca, Enrica Martino, Elena Claudia Meroni e Daniela Piazzalunga analizzano il ruolo che le diverse forme di cura nei primi anni di vita hanno sull’influenza di bambine e bambini, per comprendere come incoraggiare il loro sviluppo cognitivo e non cognitivo specifico e ridurre i differenziali di genere nel corso della vita. Francesca Carta partendo dalla partecipazione femminile al mercato del lavoro in Italia si concentra sul ruolo delle politiche in materia di congedi di paternità e servizi per l’infanzia. Anche Francesca Barigozzi, Helmuth Cremer e Chiara Monfardini pongono l’accento sulla cura dei figli che, soprattutto in Italia, penalizza il lavoro delle madri. Giuseppina Gianfreda e Giovanna Vallanti affrontano il tema dei tempi di giustizia e dei costi di licenziamento e gli effetti della durata dei processi sulla parità di genere nel mercato del lavoro italiano. Focalizzandosi sulla rappresentanza delle donne ai vertici aziendali, Anna Rita Macchioni Giaquinto propone un approfondimento sulle conseguenze delle quote di genere introdotte dalla legge “Golfo-Mosca” del 2011. L’intervento di Alessandra Perrazzelli approfondisce il ruolo delle donne italiane tra lavoro e genitorialità, nodo cruciale dei differenziali di genere.
Nelle “rubriche”, Roberta Palazzetti spiega come la diversità di genera possa costituire un impulso all’innovazione costituendo un vantaggio competitivo. Pamela Minelli e Alberto Navarra invitano ad una riflessione sul gender gap come fattore che rallenta le strategie di successo aziendale. Valeria Manieri propone la sfida di costruire un futuro tecnologico a misura di donna.Editor
Paola Profeta
Pagine
196 pagine
Articoli
Editoriale
Paola Profeta
Gender gaps in the Italian economy and the role of public policy
Saggi
Daniela Del Boca, Elena Claudia Meroni, Enrica Martino, Daniela Piazzalunga
Early Education and Gender Differences
Francesca Carta
Female labour supply in Italy: the role of parental leave and child care policies
Francesca Barigozzi, Helmuth Cremer, Chiara Monfardini
The gender gap in informal child care: theory and some evidence from Italy
Giuseppina Gianfreda, Giovanna Vallanti
Labour Courts and Firing Costs in Italy: The Labour Market Gender Effects of Trial Delays
Annarita Macchioni Giaquinto
Board gender quotas and the composition of the board: evidence from a sample of Italian listed companies
Interventi
Alessandra Perrazzelli
Le donne italiane tra lavoro e genitorialità: qualche riflessione
Rubriche
Roberta Palazzetti
L’attenzione alla diversità e all’innovazione come vantaggio competitivo
Pamela Minelli, Alberto Navarra
Il Gender gap rallenta le strategie di successo aziendale!
Valeria Manieri
Sfidare il presente per costruire un futuro tecnologico a misura di donna
Numero
2019/2
Sintesi del numero
Agenda 2030: il punto sullo sviluppo sostenibile
La transizione del sistema economico e produttivo verso una maggiore sostenibilità economica, sociale e ambientale è inevitabile e sempre più urgente. Questo numero di Economia Italiana, editor il prof. Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, fa il punto della situazione e propone ulteriori proposte e spunti di riflessione su un tema che riguarda l’intera umanità. Come rileva Giovannini, “è cresciuta nel nostro Paese la sensibilità ai temi dello sviluppo sostenibile. Che si parli di clima, ambiente, ma anche di diseguaglianze, parità di genere, diritti umani. Del futuro bisogna parlare di più, per operare scelte e farne discendere nuovi comportamenti individuali, priorità della politica, strategie aziendali più lungimiranti”.
Il numero presenta quattro saggi che colgono obiettivi importanti per lo Sviluppo Sostenibile. Fabrizio Barca e Patrizia Luongo trattano il tema delle crescita delle disuguaglianze, sottolineando come sia indispensabile invertire rotta con politiche pubbliche radicali. Toni Federico, compie una disamina particolarmente approfondita sul cambiamento climatico e la necessità di una transizione più spinta verso le energie rinnovabili. Patrizia Giangualano e Lorenzo Solimene ci parlano dell’economia circolare, una nuova concezione economica volta alla definizione di un modello di produzione e consumo maggiormente sostenibile e responsabile. Francesco Timpano e Marco Fedeli trattano il tema della finanza per lo sviluppo sostenibile, concetti che stanno entrando con vigore nelle analisi finanziarie e nelle scelte di investimento. Impreziosisce il numero l’intervento di Ignazio Visco, “Sviluppo sostenibile e rischi climatici: il ruolo delle banche centrali” tenuto al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019. Nelle “rubriche” Livio Livi e Francesca Magliulo ci offrono il punto di vista di due grandi imprese del settore dell’energia. Daniele Lombardini spiega perché le “terre rare” sono elementi importanti per la tecnologia verde. Completano il fascicolo un intervento di Sabrina Florio di Anima per il sociale nei valori di impresa e il documento firmato dalle principali organizzazioni del mondo imprenditoriale aderenti all’ASviS che rinnova il “Patto di Milano”.
Editor
Enrico Giovannini
Pagine
220 pagine
Articoli
Editoriale
Enrico Giovannini
Sostenibilità: rischi, opportunità e sfide per il nostro futuro
Saggi
Fabrizio Barca, Patrizia Luongo
Europa: invertire rotta e aggredire le disuguaglianze
Toni Federico
Il cambiamento climatico e la transizione energetica dopo Parigi
Patrizia Giangulano, Lorenzo Solimene
Economia circolare: principi e sfide per la trasformazione delle imprese
Francesco Timpano, Marco Fedeli
La finanza per lo sviluppo sostenibile: un’analisi dello stato dell’arte
Interventi
Ignazio Visco
Sviluppo sostenibile e rischi climatici: il ruolo delle banche centrali
Rubriche
Livio Livi
Sviluppo sostenibile e downstream petrolifero
Francesca Magliulo
Verso il 2030: Edison e l’energia sostenibile
Daniele Lombardini
Terre rare: criticità, applicazioni e alternative
Sabrina Florio
Le imprese italiane di fronte alla sfida dello sviluppo sostenibile. Il contributo delle associazioni e dei network per la sostenibilità.
Documenti
Rinnovato il “Patto di Milano”
Acceleriamo la transizione alla sostenibilità Le imprese per l’agenda 2030
Recensioni
Lorenzo Paliotta
F.D. Roosevelt, Guardare al futuro: la politica contro l’inerzia della crisi
Numero
2019/1
Sintesi del numero
Le sfide dell’economia digitale
“Data is the new fuel, the new money” (The Economist, 2017) e, in effetti, la rivoluzione digitale è la grande trasformazione economica che stiamo vivendo, con impatti planetari sulla produttività e la distribuzione del reddito, sulla tassazione delle imprese, sulla concorrenza e sull’occupazione. Come osserva Stefano Fantacone, guest editor di questo numero, la rivoluzione digitale pone cambiamenti profondi sia nella domanda che nell’offerta. Permettendo di confrontare i prezzi di ogni singolo bene “le piattaforme digitali hanno avvicinato come non mai il sistema economico alla configurazione ideale del banditore walrasiano”. D’altro canto, come ricorda Andrea Pezzoli, chi gestisce le piattaforme digitali crea “un baratto, in cui il consumatore offre come mezzo di scambio i propri dati”, il cui esito sembra a tutto vantaggio dei gestori. “I Big Data e i ‘mercati senza prezzo’ sollevano questioni che si trovano a metà tra antitrust e tutela della privacy … per una politica antitrust efficace diviene sempre più necessario l’aiuto della strumentazione propria della tutela del consumatore e della protezione dei dati e di un welfare ‘amico’ della concorrenza”. Giuseppe Cinquegrana analizza il legame fra i cali di produttività del lavoro negli ultimi vent’anni e i problemi di misurazione nei conti nazionali dei prezzi dei beni e servizi a contenuto tecnologico. Il ritardo italiano nell’introduzione di tecnologie digitali per imprese, famiglie e le istituzioni pubbliche pesa sulla produttività del Paese. Inoltre, le stime indicano come alla crescita più recente della dotazione digitale non stia corrispondendo alcun significativo impulso sulla produttività. Di fronte alla globalizzazione, Loredana Carpentieri, Stefano Micossi e Paola Parascandolo si chiedono se la Corporate Income Tax sia ancora un modello efficiente di tassazione delle imprese. Le attività sono diventate globali, digitali e immateriali, mentre i sistemi fiscali sono rimasti quelli progettati un secolo fa. All’interno dell’Unione europea la crisi della Corporate Income Tax ha assunto dimensioni ancora più significative per la combinazione con le regole di libera circolazione dei capitali. Per limitarne i principali effetti negativi le istituzioni europee cercano da quasi un quarantennio forme di coordinamento/armonizzazione che non hanno generato i risultati sperati. Una soluzione radicale, anche se complessa, potrebbe essere la sostituzione dell’imposta sul reddito con una Cash Flow Tax. Arricchiscono il numero le rubriche di Alberto Navarra e Claudio Torcellan sugli impatti della digitalizzazione sul mercato del lavoro e sulle banche in particolare e il contributo di Martina Capuano sugli effetti di Industria 4.0.
Editor
Stefano Fantacone
Pagine
180 pagine
Articoli
Editoriale
Stefano Fantacone
Dove ci porterà l’economia digitale?
Saggi
Andrea Pezzoli
“With a little help from my friends”: quale politica della concorrenza per l’economia digitale?
Giuseppe Cinquegrana
Economia digitale e produttività: errori di misurazione e fattori idiosincratici. Il caso italiano
Loredana Carpentieri, Stefano Micossi, Paola Parascandolo
Tassazione di impresa ed economia digitale
Contributi
Giuseppe Ciccarone, Giovanni Di Bartolomeo
Franco Modigliani: il primo economista keynesiano contemporaneo
Contributi - Sezione giovani
Martina Capuano
La valutazione dell’impatto di “Industria 4.0” nel manifatturiero italiano
Rubriche
Alberto Navarra
Come cambia la forza lavoro nei settori
Claudio Torcellan
Come cambierà la forza lavoro nell’industria bancaria
Maria Valentina Bresciani, Lorenzo Forni, Simone Passeri
Allungare la vita media del debito pubblico per ridurre le emissioni annue