Pubblicazioni
Numero
2021/2
Sintesi del numero
Infrastrutture: divari territoriali, sostenibilità e sviluppo economico
Questo numero di Economia Italiana, guest editor Paolo Giordani ed editor Alberto Petrucci, entrambi professori di economia alla Luiss Guido Carli, è dedicato alle infrastrutture e alle condizioni per cui queste tornino ad essere il volano dell’economia del Paese.
E in effetti notano gli editor, “non esiste momento storico più opportuno di quello attuale per analizzare il tema delle infrastrutture. Viviamo in un periodo nel quale i governi di molti paesi vedono nella spesa pubblica per le infrastrutture il fattore cruciale e necessario per rafforzare la ripresa – che si è registrata a seguito della violenta recessione innescata da Covid-19 – e avviare una crescita autopropulsiva e duratura del livello di attività economica”. Si pensi solo al mastodontico piano per la creazione di infrastrutture moderne e sostenibili promosso oggi negli USA o al PNRR italiano.
Il presente volume analizza gli effetti degli investimenti infrastrutturali in una prospettiva di lungo termine, con contributi che affrontano le implicazioni per lo sviluppo economico, le questioni del finanziamento e della dotazione territoriale del capitale pubblico, e il problema della sostenibilità ambientale. Dopo l’editoriale, che inquadra i più recenti studi su infrastrutture e sviluppo e i problemi nella fornitura e fruizione dei servizi del capitale pubblico, quattro saggi ampliano l’analisi. Il primo, ad opera di Cipollone e Di Vaio utilizza i dati di 22 paesi europei per stimare l’impatto del livello e della composizione degli investimenti pubblici su crescita economica, disuguaglianza dei redditi ed emissioni di CO2. Il lavoro di Baldi, Pandimiglio, Parco e Romano concentra l’attenzione sul finanziamento delle infrastrutture sostenibili. I due lavori successivi restringono il campo di analisi al nostro Paese. Il saggio di Bucci, Gennari, Ivaldi, Messina e Moller si concentra sul problema dei divari nella dotazione infrastrutturale che caratterizzano il nostro Paese. Il lavoro di Cartenì e Ciferri fornisce una valutazione dell’impatto economico atteso dall’attuazione dei progetti del PNRR con una stima delle potenziali ricadute occupazionali.
In conclusione, gli editor sottolineano la necessità di porre l’attenzione su tre questioni particolarmente rilevanti in tema di infrastrutture: a) il problema del finanziamento; b) il ruolo del capitale pubblico per la riduzione dei divari territoriali; c) le implicazioni per la sostenibilità ambientale. Su tali aspetti i saggi del volume forniscono indicazioni per i policy maker.Editor
Paolo Giordani, Alberto Petrucci
Pagine
324 pagine
Articoli
Editoriale
Paolo Giordani, Alberto Petrucci
Infrastrutture: divari territoriali, sostenibilità e sviluppo economico
Saggi
Angela Cipollone, Gianfranco Di Vaio
L’impatto degli investimenti pubblici su crescita, diseguaglianze e inquinamento in Europa: la composizione conta?
Francesco Baldi, Alessandro Pandimiglio, Massimiliano Parco, Cristina Maria Romano
Il ruolo dei green bonds nel finanziamento delle infrastrutture sostenibili
Mauro Bucci, Elena Gennari, Giorgio Ivaldi, Giovanna Messina, Luca Moller
I divari infrastrutturali in Italia: una misurazione caso per caso
Armando Cartenì, Davide Ciferri
La valutazione degli investimenti in infrastrutture e mobilità del PNRR. Analisi e prime evidenze
Contributi
Giuseppe De Blasio, Roberto De Vincenzi
Crisi dell’occupazione, disoccupazione e sostegno al reddito
Stefano Marzioni, Alessandro Pandimiglio, Marco Spallone
L’impatto fiscale dei prodotti del tabacco di nuova generazione
Recensioni
Filippo Cucuccio
P. Guerrieri, Partita a tre – Dove va l’economia del mondo
Numero
2021/01
Sintesi del numero
L’Italia dopo il Covid-19: le sfide da vincere
Questo numero di Economia italiana, guest editor Riccardo Barbieri, capo economista del Tesoro, e Francesco Nucci, professore di economia alla Sapienza, è dedicato alle sfide che attendono il nostro Paese nella fase di ripartenza dopo la crisi pandemica.
I primi due saggi analizzano l’impatto della crisi Covid-19 sulla liquidità delle imprese (Schivardi e Romano) e sull’occupazione (Viviano), e consentono anche di valutare la congruità degli interventi di sostegno attuati dal Governo durante la prima fase della pandemia. Il saggio di Giglioli, Giovannetti, Marvasi e Vivoli mette in luce come la maggiore partecipazione di un Paese a catene globali del valore (Global Value Chains) costituisca un elemento di mitigazione dello shock pandemico. Il saggio di Cossaro, Forni e Tomasini analizza il piano di rilancio varato a livello europeo con il NGEU. Gli autori sottolineano che le risorse del NGEU avranno solamente effetti temporanei sulla crescita se non saranno accompagnati da incisivi interventi di riforma.
Il contributo di Ignazio Visco tratta principalmente del debito pensionistico e delle variabili che ne determinano la sostenibilità nel lungo periodo. Il tema è analizzato anche in rapporto a quello del rientro post-crisi del debito pubblico, tracciando uno scenario di medio termine in cui è possibile riportare il rapporto debito/PIL al livello pre-pandemico nei prossimi dieci anni.
Arricchiscono il volume, cogliendo vari aspetti della ripresa dalla pandemia, le riflessioni di Profumo, Palazzetti, Ferrari, Bella, Tosti e Brachini, Coletti.
“Nella fase di uscita dalla crisi – concludono gli editor – si profila dunque l’opportunità di rilanciare l’economia italiana. Per coglierla appieno, sarà necessario privilegiare il cambiamento anziché la difesa dell’esistente e riallineare gli incentivi all’offerta di lavoro, agli investimenti e alla creazione di imprese. Il passaggio dagli interventi emergenziali alle riforme richiederà tempismo e determinazione: è una sfida difficilissima, ma possibile”.Editor
Riccardo Barbieri Hermitte, Francesco Nucci
Pagine
242 pagine
Articoli
Editoriale
Riccardo Barbieri Hermitte, Francesco Nucci
L’Italia dopo il Covid: le sfide da vincere
Saggi
Fabiano Schivardi, Guido Romano
A simple method to estimate firms liquidity needs during the Covid-19 crisis with an application to Italy
Eliana Viviano
Gli impatti delle misure di tutela del lavoro nel 2020
Simona Giglioli, Giorgia Giovannetti, Enrico Marvasi, Arianna Vivoli
The Resilience of Global Value Chains during the Covid-19 pandemic: the case of Italy
Lucia Cossaro, Lorenzo Forni, Stefania Tomasini
L’Italia dopo il Next Generation EU: scenari a confronto
Contributi
Ignazio Visco
Covid shock, debito pensionistico e debito pubblico
Rubriche
Francesco Profumo
Dopo la pandemia, il ruolo delle Fondazioni di origine bancaria
Roberta Palazzetti
“Un futuro migliore” è più verde, più consapevole, più equo e più innovativo
Andrea Ferrari
Le sfide per l’Italia dopo il Covid: per un’amministrazione moderna e amica del cittadino
Mariano Bella
Considerazioni per niente cupe su trasporti e transizione green
Alberto Tosti, Marco Brachini
Le sfide dell’Italia dopo il Covid. Come abbiamo affrontato l’emergenza e cosa abbiamo imparato. Il caso Sara Assicurazioni
Elisa Coletti
L’impatto della pandemia sull’andamento dei prestiti alle imprese e sui crediti deteriorati
Numero
2020/03
Sintesi del numero
Crescita ed innovazione finanziaria: misure di policy ed effetti sulle imprese italiane
Il binomio innovazione finanziaria-crescita economica svolge un ruolo fondamentale per il sistema capitalistico e la sua capacità di generare ricchezza e benessere. Gli editor Giuseppe De Arcangelis e Alberto Petrucci, nella loro introduzione Innovare nella finanza per crescere di più in Italia: quali prospettive? descrivono i canali attraverso i quali la finanza può favorire la crescita economica e mettono in luce come i quattro saggi pubblicati nel presente volume evidenzino la necessità di un intervento pubblico volto a correggere i “fallimenti di mercato”.
Il saggio di apertura di Giovanni Ferri illustra a fondo il nesso fra finanza e crescita, contrapponendo buona finanza e finanza predatoria. Anche qui, secondo gli editor, i green bonds sono uno strumento da valorizzare, rappresentando “un valido esempio di una finanza responsabile, sostenibile dal punto di vista ambientale e attenta alle questioni intergenerazionali. Si tratta di uno strumento che potrebbe assicurare una specie di ‘neutralità intergenerazionale’, in base alla quale oneri finanziari a carico delle future generazioni vengono compensati da una crescita sana e prolungata nel tempo”.
Gli altri saggi affrontano ciascuno strumenti e modalità di finanza innovativa. Nel valutare la mancata implementazione del direct lending alle imprese da parte delle assicurazioni, Baldi, Allodi, Bocchialini e Cacciamani suggeriscono l’introduzione di semplificazioni procedurali e/o organizzative o la possibilità di acquisto dei titoli emessi dalle PMI. Abis, Damilano, De Vincentiis e Pia propongono interventi di politica economica per facilitare un riequilibrio economico-finanziario delle PMI e far sì che i minibond possano favorire la crescita dimensionale delle imprese. Infine, visto che le imprese finanziate con venture capital risultano più innovative, Baldi e Peano suggeriscono l’adozione di misure di politica economica utili a promuovere tale forma di finanziamento in Italia e a stimolare indirettamente l’innovazione tecnologica.
Editor
Giuseppe De Arcangelis, Alberto Petrucci
Pagine
172 pagine
Articoli
Editoriale
Giuseppe De Arcangelis, Alberto Petrucci
Innovare nella finanza per crescere di più in Italia: quali prospettive?
Saggi
Giovanni Ferri
Crescita e innovazione finanziaria: un binomio necessario ma instabile
Francesco Baldi, Evita Allodi, Elisa Bocchialini, Claudio Cacciamani
Il direct lending alle imprese da parte delle compagnie assicurative: regole, opportunità ed implicazioni di policy per l’industria italiana
Danilo Abis, Marina Damilano, Paola De Vincentiis, Patrizia Pia
Chi emette minibond? Motivazioni e risultati
Francesco Baldi, Diego Peano
Venture capital: nuove logiche di investimento nei mercati globali e misure di policy per l’ecosistema italiano dell’innovazione
Rubriche
Paola Papanicolaou
Finanziamento all’innovazione: generare opportunità anche in periodi di crisi
Francesca Bria
Il Fondo Nazionale Innovazione: finalità e prime realizzazioni