Pubblicazioni
Numero
2025/02
Sintesi del numero
Le sfide per il Sistema Sanitario Nazionale
Questo numero, editor il prof. Vincenzo Atella (Università di Roma Tor Vergata), analizza le sfide cui si trova davanti il sistema sanitario italiano. Negli ultimi quattro decenni, i sistemi sanitari nazionali sono stati investiti da trasformazioni di portata storica che ne hanno profondamente modificato il ruolo, le funzioni e le modalità operative. Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano si trova in una fase critica, alle prese con l’impellente necessità di riformarsi in risposta alle sfide poste dal cambiamento, sinora trascurate: invecchiamento della popolazione, innovazione tecnologica, carenza di risorse, cambiamenti di paradigmi clinici ed organizzativi e disuguaglianze socioeconomiche.
Decenni di innovazione medica hanno cambiato rapidamente il panorama, ma il quadro organizzativo del SSN è rimasto indietro, con conseguenti inefficienze e disparità nell’assistenza. Per garantire un’assistenza sanitaria di alta qualità, equa e sostenibile per le generazioni future, gli autori sostengono che il SSN debba essere sottoposto a riforme complete. Questi cambiamenti dovrebbero allineare il finanziamento dell’assistenza sanitaria, l’erogazione dei servizi e la pianificazione del personale alle moderne capacità mediche e alle esigenze di salute della popolazione. È essenziale un approccio lungimirante, che riconosca l’evoluzione congiunta della politica sanitaria e della scienza medica e garantisca che l’adattamento istituzionale sia in linea con le realtà della medicina contemporanea. Affrontando queste sfide, il Servizio sanitario nazionale può trasformare i suoi meccanismi di erogazione dei servizi e mantenere il suo impegno a fornire un’assistenza sanitaria equa per tutti.
I saggi contenti nel numero affrontano svariate questioni. Nel primo saggio l’editor spiega le ragioni che rendono urgente una riforma del SSN: “The Urgent Need for an NHS Reform: Adapting to Overlooked Years of Transformation in Healthcare” (Atella). Si prosegue poi per temi: l’innovazione tecnologica, “Digital Disruption in Healthcare: What It Means for the NHS” (Atella e Chiari); il finanziamento della sanità pubblica (Atella, Cincotti, d’Angela, Polistena e Spandonaro); le disuguaglianze sanitarie “L’evoluzione delle disuguaglianze di salute in Italia (1984-2023)” (Atella, De Luca, d’Angela, Maresch, Polistena e Spandonaro); l’utilizzo dei dati sanitari e le regole della privacy, “Optimizing Population Health Through Strategic Use of Health Data” (Atella, Ganna, Lombardi); rafforzare la resilienza del sistema sanitario “The One Health (OH) Approach and the Sustainability of Healthcare Systems” (Atella e Scandizzo).
Editor
Vincenzo Atella
Pagine
490 pagine
Articoli
Editoriale
Vincenzo Atella
Le sfide per il Sistema Sanitario Nazionale. Guida alla lettura
Saggi
Vincenzo Atella
The Urgent Need for an NHS Reform: Adapting to Overlooked Years of Transformation in Healthcare
Vincenzo Atella, Lorenzo Chiari
Digital Disruption in Healthcare: What It Means for the NHS
Vincenzo Atella, Felice Cincotti, Daniela d’Angela, Barbara Polistena, Federico Spandonaro
Finanziamento e Spesa Sanitaria in Italia
Vincenzo Atella, Cecilia De Luca, Daniela d’Angela, Emily Maresch, Barbara Polistena, Federico Spandonaro
L’evoluzione delle disuguaglianze di salute in Italia (1984-2023)
Vincenzo Atella, Andrea Ganna, Stefano Lombardi
Optimizing Population Health Through Strategic Use of Health Data
Vincenzo Atella, Pasquale Lucio Scandizzo
The One Health (OH) Approach and the Sustainability of Healthcare Systems
Recensioni
Massimiliano Parco
Pippo Ranci (a cura di), Economia dell’energia. Transizione ecologica e sostenibilità
Filippo Cucuccio
Mariano Bella (a cura di) Sense of Italy – Esportazioni, servizi, turismo, prosperità
Numero
2025/01
Sintesi del numero
L’autonomia differenziata
Questo numero di Economia Italiana – guest editors Massimo BordignoneGilberto Turati (Università Cattolica) eLeonzio Rizzo (Università di Ferrata) – è dedicato ai temi della “autonomia differenziata”, o del federalismo asimmetrico. Alla possibilità, cioè, che alcune funzioni attualmente svolte dallo Stato nazionale siano decentrate e attribuite ad (alcune) regioni assieme alle risorse per poterle svolgerle.
I lavori contenuti in questo volume contribuiscono al dibattito affrontando il tema da punti di vista differenziati. Si discutono gli aspetti normatividel decentramento alla luce anche della recente sentenza della Corte costituzionale, le caratteristiche dell’offerta dei principali servizi pubblici sul territorio, le possibilità che in specifiche singole materie maggior o minore decentramento possa condurre a maggior efficienza, si riflette criticamente su alcune esperienze di decentramento, si discute se e come la definizione dei livelli essenziali di prestazioni (LEP), anche indipendentemente dal decentramento, possano migliorare l’offerta dei servizi pubblici sul territorio. Gli autori sono (nell’ordine espositivo) M. Massa, G. Messina e R. Torrini, C.C. Losito e F. Porcelli, A. Zanardi, V. Carrieri, L.R. Pench, A. Baglioni, U. Galmarini e R. Secomandi. Il volume si chiude con due commenti, uno favorevole (G. Cerea), l’altro contrario (G. Pisauro), ai percorsi verso il federalismo differenziato, sia in termini generali che al modo con cui esso è stato perseguito in Italia negli ultimi anni.
Nel saggio introduttivo ai contenuti del volume, i curatori, dopo aver presentato e commentato i singoli saggi, lasciano al lettore la valutazione finale. Ci sono però alcuni aspetti che emergono dalla discussione che vengono sottolineati: la sentenza della Corte costituzionale ha (giustamente) molto circoscritto gli spazi possibili per l’autonomia differenziata; le richieste di decentramento devono essere giustificate, tenendo conto che l’attuale distribuzione della spesa del settore pubblico sul territorio non riflette né aspetti di efficienza né di equità; i LEP possono giocare un ruolo importante nel migliorare l’allocazione dell’intervento pubblico sul territorio, anche indipendentemente dall’autonomia differenziata, ma devono essere ben definiti e soprattutto attuati da parte del settore pubblico. Infine, il dibattito può essere l’occasione per rivedere alcune bizzarre conclusioni del regionalismo italiano, quale la convinzione che il federalismo fiscale si faccia con le compartecipazioni o che il governo non possa usare trasferimenti vincolati agli enti locali per sostenere politiche nazionali.
Editor
Massimo Bordignon, Leonzio Rizzo, Gilberto Turati
Pagine
338 pagine
Articoli
Editoriale
Massimo Bordignon, Leonzio Rizzo, Gilberto Turati
Il percorso accidentato dell’autonomia differenziata
Saggi
Michele Massa
Sotto la spada di Damocle. Problemi costituzionali e applicativi del regionalismo differenziato in Italia
Giovanna Messina, Roberto Torrini
La dimensione territoriale dell’offerta di servizi pubblici in Italia: una fotografia dell’esistente
Cesaria Claudia Losito, Francesco Porcelli
I Livelli Essenziali delle Prestazioni: identificazione e finanziamento alla luce dei lavori per l’attuazione dell’autonomia differenziata
Alberto Zanardi
La scuola nell’autonomia differenziata
Vincenzo Carrieri
Verso l’autonomia differenziata: riflessioni su devoluzione e sanità in Italia
Interventi
Lucio R. Pench
Autorità subnazionali e governance dell’UE: un rapporto problematico
Angelo Baglioni
Banche locali: quale spazio per la legislazione concorrente Stato-Regione?
Umberto Galmarini, Riccardo Secomandi
La finanza locale decentrata nelle Regioni e Province autonome del Nord Italia
Gianfranco Cerea
Stato, regioni e territori. L’autonomia differenziata dopo la sentenza della Corte Costituzionale
Giuseppe Pisauro
Perché no a questa autonomia differenziata
Numero
2024/03
Sintesi del numero
Il public procurement in Italia: opportunità e questioni aperte
La spesa per appalti pubblici rappresenta il 15% del PIL e, oltre alla dimensione economica, ha un impatto significativo su vari aspetti della vita quotidiana. Questo numero, editor il prof. Gustavo Piga, dell’Università di Roma Tor Vergata, esplora le sfide che i policy-makers devono affrontare nel bilanciare esigenze ecologiche, sociali e locali e la difficoltà di tradurre la crescente consapevolezza dell’importanza della spesa pubblica in impatti concreti per il tramite di acquisti e appalti.
Le direttive UE del 2014 non hanno raggiunto gli obiettivi di aumentare la trasparenza degli appalti, semplificarne le procedure e favorire le PMI. A questi fini, sottolinea l’editor, il ruolo delle istituzioni democratiche assume una rilevanza strategica per bilanciare obiettivi locali, nazionali e transnazionali. La centralizzazione delle procedure di acquisto se da un lato potrebbe garantire maggiore celerità e un accesso alle grandi imprese europee, dall’altro penalizza le imprese locali. Sono necessari in particolare una maggiore professionalizzazione delle competenze nel settore della spesa pubblica per appalti e specifici investimenti in questo ambito da parte delle istituzioni europee e degli Stati membri.
Il volume raccoglie le evidenze sugli appalti pubblici italiani e fornisce indicazioni utili per una futura direttiva europea che possa migliorare l’efficacia delle procedure. Stéphane Saussier, nel saggio Contract Modifications: Good in Practice, Bad in Theory? Exploring New Data Concerning Italy, analizza la rinegoziazione degli appalti. Andrea Bafundi, Riccardo Camboni e Paola Valbonesi, nell’articolo Recent Regulatory Reforms in Italian Public Procurement: an Empirical Analysis on their Impact, esaminano le due recenti riforme degli appalti in Italia e se e come queste abbiamo accelerato le procedure. L’articolo La concorrenza e gli appalti pubblici di Andrea Pezzoli e Alessandra Schiavina riesamina il ruolo in materia dell’Autorità Garante della Concorrenza. Il saggio di Nicola Dimitri, Public Procurement of Innovation: a Focus on Italy, esamina come gli appalti possano stimolare l’innovazione.
Completano il volume, al di fuori del tema monografico, l’Intervento di Samantha Ajovalasit e Andrea Consiglio: ESG Factors and Sovereign Debt, sulle relazioni fra debito pubblico e rischi politici, invecchiamento della popolazione e cambiamento climatico. Numerose le Rubriche. Mariano Bella tratta dell’importanza del ruolo dei servizi in Italia. Due rubriche sono poi dedicate ai recentissimi e importanti cambiamenti nel mondo delle assicurazioni. Si tratta della polizza obbligatoria per le imprese sui rischi catastrofali, di cui tratta Marco Brachini e del varo dell’Arbitro assicurativo, analizzato da Luigi Baccaro. Chiude il numero l’analisi di Marco Vulpiani su ristrutturazione produttiva, investimenti e crescita: le sfide per l’economia italiana.
Editor
Gustavo Piga
Pagine
216 pagine
Articoli
Editoriale
Gustavo Piga
Public procurement in Italy: opportunities and open issues
Saggi
Stéphane Saussier
Contract modifications: good in practice, bad in theory? Exploring new data concerning Italy
Andrea Bafundi, Riccardo Camboni, Paola Valbonesi
Recent regulatory reforms in Italian public procurement: an empirical analysis on their impact
Andrea Pezzoli, Alessandra Schiavina
La concorrenza e gli appalti pubblici
Nicola Dimitri
Public procurement of Innovation: a focus on Italy
Interventi
Samantha Ajovalasit, Andrea Consiglio
ESG factors and sovereign debt
Rubriche
Mariano Bella
I servizi di mercato meritano nuove analisi
Marco Brachini
Polizze catastrofali in Italia: obblighi, vantaggi e impatti sul sistema economico
Luigi Baccaro
L’Arbitro Assicurativo: opportunità e sfide per le compagnie di assicurazione
Marco Vulpiani
Ristrutturazione produttiva, investimenti e crescita: le sfide per l’economia italiana
Elenco dei Referees
Elenco dei Referees (anno 2024)
Indice dell'annata
Indice dell’annata (anno 2024)