Progetto

Economia Italiana nasce nel 1979 per iniziativa dell’illustre economista Mario Arcelli. Lo scopo originario è quello di approfondire e allargare il dibattito sui nodi strutturali dell’economia italiana, non soltanto negli aspetti specifici, ma nel loro complessivo intrecciarsi. Un compito che, alla luce delle sfide in Europa e nel mondo, è oggi ancora più rilevante. Ecco perché, in oltre trenta anni di vita, la rivista è divenuta un punto di riferimento per chi vuole agire con cognizione di causa.

Il ritardo italiano nel panorama dell’economia europea sottolinea ancor più la necessità di superare i nodi strutturali che imbrigliano lo sviluppo e la competitività del paese. Tassazione intricata ed elevata, complessità della regolamentazione e velocità della giustizia, deficit nelle infrastrutture e nelle spese per ricerca e istruzione, farraginosità della pubblica amministrazione, uniti al macigno del debito, sono altrettanti fattori che bloccano il Paese.

Un grande progetto fondato su basi salde

  • Economia Italiana è stata promossa nell’ordine dal Banco di Roma, Capitalia, Unicredit, CER ed è stata acquisita nel 2017 dalla Editrice Minerva Bancaria, che ha raccolto la sfida per il rilancio di una testata storica nel panorama scientifico italiano.

  • La rivista ha il sostegno dei due centri di ricerca intestati a Mario Arcelli – il CASMEF della Luiss Guido Carli e il CESPEM dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – mantiene un contatto forte con il Centro Europa Ricerche e ha il supporto di sponsor istituzionali.

  • Il Comitato Scientifico per il biennio 2023-2024 è presieduto da tre Editors: Francesco Nucci (Sapienza), Paola Profeta (Bocconi) e Pietro Reichlin (Luiss Guido Carli) ed è composto da accademici e da alcuni professionals di alto livello.

  • L’idea è stata quella di farne non tanto una ennesima rivista accademica italiana, quanto un veicolo focalizzato sui principali temi di politica economica rilevanti per il paese nel contesto della sua partecipazione alla UE e all’Eurozona.

  • La rivista è guidata un Comitato Scientifico e da un Advisory Board.

  • L’Advisory Board, presieduto da Paolo Guerrieri (Sapienza e PSIA Science Po), è composto da esponenti delle maggiori istituzioni economiche del paese (MEF, Banca d’Italia, Istat, CdP, …) da istituzioni internazionali, primari think tanks e grandi aziende.

Economia Italiana si ispira esplicitamente a riviste come Economic Policy o Brookings Papers on Economic Activity (BPEA), ma è esclusivamente focalizzata su temi rilevanti per l’economia italiana. In occasione di 1-2 incontri congiunti del Comitato Scientifico e dell’Advisory Board verranno individuati i temi da affrontare nei mesi successivi, per la realizzazione di 3 numeri monografici all’anno. Per ogni numero verranno individuati dall’editor responsabile alcuni esperti cui sarà commissionato uno studio rigoroso ma non eccessivamente tecnico. Su decisione dell’editor di ciascun numero, potrà essere altresì lanciata una open call per attrarre contributi spontanei di altri ricercatori, che ovviamente andranno valutati e selezionati. In occasione del completamento di ogni numero monografico, sarà organizzato un convegno pubblico sul territorio, in cui verranno discussi e divulgati i risultati raggiunti.

Accanto ai “saggi”, che costituiscono la parte monografica di ciascun numero e che vengono valutati dall’editor/s del numero, la rivista pubblica nella sezione “contributi” articoli di diverso oggetto, che vengono valutati anonimamente da due referee individuati dagli editors o dai membri del Comitato Scientifico. Nella sezione “rubriche” vengono pubblicati articoli brevi di studiosi e punti di vista di esponenti di settore, valutati dalla direzione/ redazione.

Eventuali commenti e/o materiali di supporto potranno essere pubblicati sul sito della rivista e sul portale FCHUB della Casa Editrice, che offrirà anche la possibilità di pubblicare studi e ricerche più estese nelle collane già attive (i Quaderni, i Saggi o i Testi di Minerva Bancaria).